I pavimenti autobloccanti drenanti, chiamati anche comunemente, “betonelle”, sono oggi una soluzione molto efficiente utilizzata per ricoprire le pavimentazioni esterne di giardini, vialetti e locali e arredarli con gusto.
Realizzati in materiali cementizi, come il cemento vibro-compresso e la calcestruzzo, si rivelano resistenti nel tempo, più economici del porfido ed efficaci per lo scolo dell’acqua piovana nel terreno.
Oltre a ciò, le molteplici soluzioni moderne per la pavimentazione del giardino, si rivelano anche esteticamente accattivanti per colore e design e ne esistono di moltissimi tipi adatti ad ogni esigenza.
Per essere posati, necessitano sempre di un fondo, preparato con sabbia e ghiaia e in alcuni casi, quando non si utilizzano leganti, anche di un cordolo perimetrale.
Vediamo quali sono i 4 principali step per una corretta posatura delle betonelle da giardino.
1. Pianificazione e misurazione
Disegnare il progetto, è il primo step per una corretta posa degli autobloccanti; innanzitutto pianificando il layout del pavimento e calcolando la quantità di betonelle necessarie.
Questo è fattibile misurando accuratamente l’area. Si segna in questo modo, con dei paletti e una corda, tutto il perimetro entro il quale saranno posate le betonelle. Questa delimitazione è molto importante, perché alcuni blocchetti potrebbero dover essere tagliati al fine di ricoprire alla perfezione tutta la superficie.
2. Scavo e rimozione del terreno dall’area di posa
Il secondo passo, è quello dello scavo e della rimozione del terreno, dalla superficie che verrà utilizzata.
Si rimuove lo strato superiore di terreno, fino a una profondità di circa 20-25 cm, all’incirca l’altezza (spessore) del massetto, comprensivo anche di sottofondo di sabbia, utilizzato come base.
In questa fase è poi molto importante rimuovere eventuali radici, poiché potrebbero dar vita ad arbusti e piante invasive che in poco tempo, crescendo grazie all’infiltrazione di acqua piovana, andrebbero a smuovere le mattonelle, alzandole e creando un antiestetico effetto di pavimentazione poco curata.
3. Preparazione del sottofondo
Ed eccoci allo step vero e proprio di inizio lavori. Questo comprende la livellata della superficie del terreno, utilizzando appositi strumenti come il rullo compattatore. A questo si aggiunge poi lo strato di ghiaia, materiale che esercita funzione autobloccante sui massetti.
In alcuni casi, soprattutto quando non si utilizzano leganti cementizi, è possibile installare un cordolo (bordo) in legno per mantenere i blocchi in posizione fino a termine di posa.
Dopo la ghiaia si aggiunge anche uno strato di sabbia grezza (circa 7 cm di strato e la si livella).
Importante che questa sia ben livellata.
4. Posa delle betonelle
Infine, ecco come ultimo passaggio, la posa delle betonelle. Una volta posate con cura è possibile effettuare ancora una gettata di sabbia ed uniformarla ben bene all’interno delle fessure. Questo procedimento aiuterà a mantenere i blocchi ben saldi fra loro, facendo da coadiuvante alla dentellatura che ogni blocchetto presenta per incastrarsi al meglio con il blocchetto vicino.
Infine, si rimuove l’eccesso di sabbia e si pulisce la pavimentazione.
Una volta fatti tutti gli step, otterrete un pavimento uniforme e ben distribuito, destinato a durare del tempo senza alcun tipo di problema. Le betonelle si rivelano ottime alleate anche in caso di passaggi carrai e dialetti, poiché resistenti anche nel supportare pesi di automobili.